giovedì 4 giugno 2015

E per finire...


Questo è l'ultimo post, almeno per l'anno scolastico in corso, e lo dedichiamo ad una "digressione" dal tema principale, sempre partendo dalle creature del  mare...sentite un po'...

"il libro della natura è scritto coi caratteri della geometria" – G. Galilei
L’armonia del mondo si manifesta nella forma e nel numero, così come il pi greco è alla base delle descrizioni di tutte le circonferenze, così un valore costante è alla base delle spirali presenti in natura. Le curve vorticose presenti nelle più antiche creature acquatiche, come le conchiglie, sono le forme che ricorrono più di frequente in natura: seguono una traccia a spirale a crescita esponenziale. Ogni curva è più ampia della precedente secondo un fattore costante: la stessa spirale disegna la disposizione dei semi di un fiore come il girasole e delle stelle lungo la spirale di una galassia.







-nei venti dei cicloni che in pieno sviluppo convergono verso il centro a velocità che possono raggiungere i 300 Km/h, descrivendo spirali quasi perfette, antiorarie nell’emisfero boreale e orarie in quello australe.

nel DNA , la molecola che racchiude l’informazione genetica di ciascuno di noi. ha una struttura a doppia elica, costituita da due spirali che si intrecciano





-nelle galassie : nei  bracci a spirale della Via Lattea e di molte altre galassie. 



-nella fillotassi, ovvero lo studio della disposizione dei diversi elementi nelle piante: la crescita di rami, foglie, semi  avviene in modo da essere ottimale e meno dispendiosa possibile.


nei falchi che si avvicinano alla loro preda secondo una spirale logaritmica: il loro angolo di vista migliore coincide con  l'inclinazione della spirale





-negli insetti, che si avvicinano a una sorgente di luce seguendo una spirale logaritmica ,perché sono abituati ad avere la sorgente di luce a un angolo costante rispetto al loro percorso di volo.

-  nell’apparato uditivo: la chiocciola coclea,  che permette di percepire le vibrazioni pro
dotte dalle onde sonore, ha la forma a spirale.


La serie aritmetica di Fibonacci è stata utilizzata da pittori, scultori, architetti e musicisti di tutti i tempi, spesso senza un'intenzione conscia degli autori: da Leonardo e Albrecht Dürer ai cubisti, ai simbolisti, ai futuristi come Gino Severini, fino a Le Corbusier e Salvador Dalì. La consideravano un codice per accedere al segreto dell'armonia. Piero della Francesca, oltre a essere uno dei più ispirati pittori del Rinascimento, era anche un fine matematico, tanto che un suo trattato fu copiato dal matematico Luca Pacioli nel suo De divina proportione (1509), libro dedicato alla sezione aurea e illustrato da Leonardo. Debussy probabilmente intuì la profonda relazione tra il mondo dell'acqua e la sezione aurea: il ritmo e le spaziature musicali delle sue opere ispirate all'acqua - le sonate per pianoforte Reflets dans l'eau (Riflessi nell'acqua) e Jardins sous la pluie (Giardini sotto la pioggia) e la sinfonia La mer (Il mare) - sono scanditi secondo la serie di Fibonacci.

Van Gogh