I cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici rappresentano un fenomeno attuale. Si prevede che i
cambiamenti continueranno e che gli eventi climatici diventeranno sempre più
frequenti e intensi. È altamente probabile che la maggior parte del
riscaldamento sia dovuto alle attività umane. Si prevede un ulteriore incremento della temperatura.
È stato stabilito l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura media
globale al di sotto dei 2 °C.
Le emissioni globali di gas a effetto serra devono ridursi del
50 %. Nonostante gli sforzi volti a ridurre le emissioni si siano rivelati
efficaci, qualche cambiamento climatico è inevitabile.
Impatto e fattori di vulnerabilità
Tra le regioni europee particolarmente vulnerabili ai
cambiamenti climatici sono presenti:
- l'Europa meridionale e il bacino mediterraneo (a causa di aumenti
delle ondate di calore e della siccità);
- le aree montuose (a causa dell'aumento dello scioglimento della neve e
del ghiaccio);
- le zone costiere, i delta e le pianure alluvionali (a causa degli
aumenti del livello del mare e delle crescenti piogge intense, alluvioni e
tempeste);
- l'estremo nord Europa e l'Artico (a causa delle temperature in aumento
e dei ghiacciai in scioglimento). (Agenzia Europea
dell’ambiente)
L’effetto serra
L’atmosfera
lascia passare le radiazioni luminose solari, ma intercetta le radiazioni
termiche che provengono dal basso. Queste, avendo una lunghezza d’onda maggiore
non riescono ad attraversare nuovamente l’atmosfera che le rimanda indietro
verso la superficie terrestre. Questo fenomeno è detto effetto serra.
Le principali fonti di gas a effetto
serra generati dall'uomo sono:
- la combustione di carburanti fossili (carbone, petrolio e gas) che
rilasciano CO2;
- l'agricoltura (CH4) e le modifiche della destinazione dei suoli come
la deforestazione (CO2);
- la messa a discarica dei rifiuti (CH4);
- l'utilizzo dei gas fluorurati di origine industriale.
L’aumento della temperatura superficiale del globo terrestre implica
una serie di cambiamenti che vanno ad influire in maniera diretta sugli
ecosistemi, modificando sensibilmente le strategie adattative di sopravvivenza
degli organismi, e ampliando (o riducendo) la biodiversità propria di una
determinata nicchia ecologica.
(CNR
-IBIMET- Istituto di Biometeorologia)
Lo
scioglimento delle calotte polari
Il livello globale del mare sta crescendo ad un tasso
di poco più di 3
millimetri all’anno, a causa sia dello scioglimento dei
ghiacci.
(GreenReport.it).
Durante la scorsa estate lo scioglimento della calotta
glaciale del Polo Nord ha raggiunto livelli storici. Le cause sono state
individuate nell'aumento della temperatura globale terrestre. Tuttavia il reale
meccanismo che lega i due fenomeni non risulta ancora perfettamente chiaro.
Un matematico serbo scoprì, però, che le glaciazioni e
la loro scomparsa si verificano in seguito al fatto che l'orbita della Terra
non è sempre identica a se stessa e ciò determina nel corso del tempo delle
piccole variazioni dell'energia che arriva dal Sole.
(La
Repubblica, 29 Gennaio 2008).
La
desertificazione
La
desertificazione si manifesta con la diminuzione o la scomparsa della
produttività e complessità biologica o economica delle terre coltivate, sia
irrigate che non, delle praterie, dei pascoli, delle foreste o delle superfici
boschive causate dai sistemi di utilizzo della terra, o da uno o più processi,
compresi quelli derivanti dall'attività dell'uomo e dalle sue modalità di
insediamento, tra i quali l'erosione idrica, eolica, etc; il deterioramento
delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche o economiche dei suoli; e la
perdita protratta nel tempo di vegetazione naturale. (Wikipedia)
A cura di Antonella Batistini